Laureatosi in Lettere, come aveva promesso al padre, con una tesi insolita d’argomento teatrale, “Del brillante nell’Arte”, Sto frequentò la Scuola di recitazione dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma. Diplomatosi nel 1909, fu scritturato nella Compagnia di Ermete Novelli, a L. 6,50 al giorno, e in attesa del debutto incominciò a frequentare tutte le sere il palcoscenico. |
“Gli attori che vedevano
passare questo figlio di papà magro, spilungone, strangolato in
quei sette centimetri di colletto che allora erano di moda, col capino
impeciato, il cappotto a vita, il bastoncino e la caramella, si figurarono
che la nuova recluta fosse un gagarello che si desse arie da bellimbusto
e mi battezzarono subito, le signore specialmente, “Mifaraimorire”.
(da un dattiloscritto inedito di Sto) |
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